Monaco e teorico della musica italiana, fu un importantissimo teorico musicale ed è considerato l’ideatore della notazione musicale moderna, con la sistematica adozione del tetragramma, che sostituì la precedente notazione adiastematica. Il suo trattato musicale, il Micrologus, fu il testo di musica più diffuso del Medioevo, dopo i trattati di Severino Boezio.

Curò l’insegnamento della musica nell’Abbazia di Pomposa, sulla costa Adriatica vicino a Ferrara, dove notò la difficoltà che i monaci avevano ad apprendere e ricordare i canti della tradizione Gregoriana. Per risolvere questo problema, ideò e adottò un metodo d’insegnamento completamente nuovo, che lo rese presto famoso in tutta l’Italia settentrionale. L’ostilità e l’invidia degli altri monaci dell’abbazia gli suggerirono di trasferirsi ad Arezzo, presso il Colle del Pionta, sede dell’episcopio e della Cattedrale. Qui giunto, si pose sotto la protezione del vescovo Tedaldo, a cui dedicò il suo famoso trattato: il Micrologus. Dal 1025, Guido fu insegnante di musica e canto nella Cattedrale di Arezzo, situata nel Colle del Pionta fuori delle mura, dove ebbe modo di proseguire gli studi intrapresi a Pomposa arrivando a codificare la moderna notazione musicale, che avrebbe rivoluzionato il modo di insegnare, comporre e tramandare la musica.